Molti aspiranti tangueri e tanguere si sentono penalizzati nel ballo perché, secondo loro, non conoscono un numero sufficiente di figure e di passi, inoltre sono fuorviati dalle esibizioni di tango e scenario, dove si vedono figure spettacolari e si confonde il virtuosismo con il ballo.
Quando si è in pista e la musica comincia bisogna prendersi il tempo di ascoltarla, sentire il pavimento, trovare la connessione e il dialogo col partner nell'abrazo, coccolandosi con un piccolo balanceo e soltanto dopo tutto ciò muovere il primo passo.
Al posto del balanceo si può anche eseguire un passo 2 lento e profondo, sostenere la dama e fare insieme degli adorni.
Due sono le cose che si devono fare: ballare a tempo e scegliere le figure e i passi adatti al brano musicale e al suo fraseggio.
Le frasi musicali che compongono il brano si ripetono, in alcune prevale il ritmo, in altre la melodia, e sono legate con transizioni facilmente riconoscibili che ne annunciano il cambio.
Se il ritmo è sostenuto e ben scandito è meglio camminare imprimendo la giusta dinamica alternando passi corti e lunghi, dimezzando o raddoppiando il tempo, si può giocare con i piedi facendo dei passi avanti, indietro, a lato e scegliere delle figure dove si può dosare la velocità d'esecuzione.
Una bella combinazione di passi se ben eseguita vale molto più di figure e sequenze complesse che poco hanno in comune con la musica che si sta ballando.
Quando si sente la legatura bisogna preparasi alla frase successiva, magari compiendo una pausa e facendo degli adorni.
Se la frase che segue la legatura è melodica e di ampio respiro si possono eseguire figure lente, se invece è ritmata e incalzante si riprende a camminare e ad eseguire figure adatte.
Quello che si deve assolutamente evitare nelle pause è la staticità, la coppia non deve dare l'impressione di essere piantata in pista in attesa del momento propizio per muoversi.
Questi sono consigli di carattere generale, una traccia da seguire per riuscire a ballare un tango senza avere l'ansia di non conoscere il pezzo o non sapere cosa fare quando la musica cambia e il fraseggio diventa più vario.
Le esibizioni di Roxana Suarez e Sebastian Achaval e di Javier Rodriguez e Andrea Missé contengono tutti gli elementi appena descritti; il video di Carlos gavito, filmato al termine di una lezione nel 2004, mostra come si possa ballare un tango quasi da fermi senza essere statici. Gavito infatti è il grande maestro della pausa nel tango.