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La qualità del movimento
Trasformare il gesto tecnico in artistico

Quando in una serata in milonga si osservano le coppie ballare sorge spontaneo paragonarle tra loro e focalizzare l'attenzione su chi balla meglio.
Se più coppie sono allo stesso livello tecnico automaticamente si cerca di identificare chi si preferisce e generalmente si giudica in base alle emozioni e alle sensazioni che quella coppia trasmette.
Quante volte si è sentito dire, o si è detto: «...sì, ballano bene, ma manca qualcosa...», oppure: «...sono bravi, ma non mi trasmettono niente...».

Anche quando si guardano esibizioni di ballerini professionisti o di maestri si utilizza questo metro di giudizio per esprimere la propria preferenza o il proprio gradimento.

Molti pensano che la capacità di provare emozioni risieda unicamente nella sensibilità di chi osserva, non è così, la sensibilità personale amplifica o riduce ciò che si prova, sono i ballerini che devono essere capaci di comunicare e suscitare quell'insieme di sensazioni e di emozioni che fin dai tempi degli antichi greci viene definito “pathos” (πάθος).

Nel ballo si può acquisire la capacità di trasmettere emozioni; come per tutte le cose si potrà riuscire più o meno bene, l'importante è capire come fare e provarci.
Si arriva a questo risultato quando si trasforma il movimento da gesto tecnico ad artistico.

Una solida base tecnica è indispensabile; le linee, la fluidità e l'energia sono gli elementi che, coinvolgendo tutto il corpo, danno qualità ed eleganza al movimento: è l'esecuzione di un ottimo gesto tecnico.
Il passo successivo è suscitare il pathos; per farlo bisogna aggiungere al movimento l'intenzione e l'intensità, che arricchiscono l'energia: è la trasformazione da gesto tecnico ad artistico.

L'intenzione dà un senso al movimento traducendo le emozioni e le sensazioni che la musica suscita nei ballerini; è l'inizio di una frase, il principio di un racconto in cui si cattura l'attenzione creando l'attesa per ciò che seguirà.

L'intensità è una forza che sorge dall'interno e pervade il corpo, chiarisce e rafforza il messaggio che si è cominciato a trasmettere con l'intenzione.

L'energia arricchita di questi due elementi non è più soltanto una componente tecnica, ma si evolve per rendere manifesto ed esplicito il messaggio di cui l'intenzione e l'intensità ne sono il preludio.

Nel tango applicare e fondere intenzione, intensità ed energia è difficile perché è la coppia che deve suscitare il pathos.
Fondamentale è la comunicazione tra i partner che trasmettendosi vicendevolmente questi elementi creano la giusta sintonia di coppia.

Il gesto artistico è molto più evidente ed importante quando, seguendo la melodia del brano musicale, si eseguono movimenti lenti, siano essi piccoli o ampi, oppure si inseriscono le pause, dando respiro, varietà ed espressione al ballo.

Perché i movimenti lenti non risultino incerti e le pause non siano statiche, tutto il corpo deve essere coinvolto per sostenere il movimento e creare una tensione fisica ed emotiva.

L'intenzione, l'intensità, l'energia, la sintonia di coppia e la capacità di interpretare la melodia, rallentando e sospendendo il ballo, sono la chiave della comunicazione tra chi balla e chi guarda, sono i vocaboli del linguaggio del corpo che si assemblano e si susseguono nel movimento come le parole in una frase che, ripetendosi con sfumature e toni diversi, creano un racconto avvincente.

Quanto sopra descritto potrebbe apparire sibillino, ma guardando l'esibizione di Marcela Duran e Carlos Gavito e quella di Erna e Santiago Giachello credo che il significato delle parole usate diventi chiaro e manifesto.

 
 
Video: A Evaristo Carriego - Marcela Duran y Carlos Gavito
Video: La retirada - Erna y Santiago Giachello
 
 
 
 
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